Adele Basevi vedova Lombroso, madre di otto figli, casalinga, viveva al piano terra del complesso delle case popolari di via Vespri Siciliani con l’ultima figlia Renata. Fu arrestata a casa, per odio antiebraico, a seguito di una spiata di persone che poi, come ricompensa, si impadronirono dell’alloggio.
La figlia, che rientrava dal lavoro, fu trattenuta dalla portinaia e poté così evitare di essere egualmente arrestata. Adele, giunta ad Auschwitz il 6 febbraio 1944, a causa dell’età avanzata (77 anni), viene inviata direttamente alla camera a gas.