Ambrogio CAMPI

Ambrogio CAMPI – nato a Turro (MI) il 22/12/1902 – arrestato 24/11/1943 – assassinato a Ebensee il 25/02/1945

Ambrogio Campi nasce a Turro (MI) il 22 dicembre 1902, figlio di Fortunato Campi e Monica Lodi. Dal 1923 al 1924 è in servizio di leva sull’Isonzo e si congeda con il grado di caporale di fanteria. Rientrato, sposa Emilia Restelli ed hanno una figlia, Germana, nata il 16 ottobre 1931. Nel 1939 viene richiamato alle armi ma, a causa di un’ernia inguinale bilaterale, è riformato e ottiene il congedo illimitato. Ambrogio lavora come autista alla Oleodinamica Magnaghi di Crescenzago, in via Stamira d’Ancona 27.

Il fondatore Ermenegildo Magnaghi (milanese, classe 1896) era un industriale che non si assoggettò alle regole del regime fascista ed infatti molti dei suoi dipendenti erano giovani senza la tessera del Partito Fascista. Molti di loro, a partire dal 1943, diventano partigiani e tra questi anche Ambrogio che aderisce fin dalla sua costituzione alla 130° Brigata Garibaldi, attiva specialmente nella zona di Turro e che infatti il 25 aprile 1945 occuperà proprio la fabbrica Magnaghi. Il Campi, nome di battaglia Ambro, trasporta e distribuisce armi, munizioni e stampa clandestina, ma il 24 novembre 1943 viene arrestato e trasferito a San Vittore. Da qui è deportato il 4 marzo 1944 a Mauthausen, dove giunge il 13 marzo (trasporto n. 33, numero di matricola 57557): muore nel sottocampo di Ebensee il 25 febbraio 1945.