Aquilino Mandelli nasce a Milano il 23 settembre 1908 da Natale Ambrogio e Anita Viltori. Lavora come operaio meccanico alla Caproni di Taliedo. Il 19 Ottobre 1933 sposa Virginia Oddone e la coppia avrà un figlio, Giorgio. La sua opposizione al regime fascista è nota: dal 1936 è schedato in CPC come antifascista ed è proposto per il confino: svolge azione di propaganda all’interno della fabbrica.
Il 18 Ottobre 1943 è arrestato ad Olgiate Olona e carcerato a San Vittore a Milano. Progetta con altri detenuti un’evasione, ma non ha successo, anzi le SS minacciano ritorsioni e Aquilino rinuncia. Prima di partire per la deportazione in Germania riesce a far arrivare due lettere di amore e speranza alla moglie Virginia. Con il trasporto 25, partito da Torino il 18 febbraio 1944, giunge a Mauthausen il 21 febbraio 1944, matricola 53418. È trasferito dapprima a Schwechat-Floridsdorf e poi dal 16 febbraio 1945 a Gusen, dove muore il 8 marzo 1945.