Beatrice OTTOLENGHI

Nata a Venezia il 6/9/1900 – arrestata 20/1/1944 – assassinata in luogo ignoto dopo il dicembre 1944
Beatrice Ottolenghi - Pietra d'inciampo - 2022

Beatrice Ottolenghi, detta Bice, nasce a Venezia il 6 settembre 1900,  figlia di Moisè e di Ermenegilda (detta Gilda) Camerino. Dopo Beatrice, la coppia avrà altri due figli: Achille Ottolenghi, il 20 marzo 1902, e Maria (detta Marì) Ottolenghi, il 7 aprile 1906. Moisè, antiquario in Piazzetta dei Leoncini, non gode di ottima salute. Le sue precarie condizioni e la vicinanza della città lagunare al fronte italo-austriaco nel corso della Grande guerra, lo spingono a trasferire la famiglia e l’attività a Sanremo, dove morirà. Il figlio Achille, terminati gli studi di giurisprudenza a Padova, arriva a Milano nel 1925 per svolgere la professione di avvocato. Di lì a poco lo raggiungeranno Bice, Maria e la madre Gilda. Delle sorelle, nessuna si è sposata. Maria comincia a lavorare in Rizzoli come giornalista, Bice si fa carico della madre fino alla sua scomparsa prima del 1942: questa scelta non le permetterà di svolgere alcuna professione.

La cesura del 1938 vede la famiglia Ottolenghi ormai organizzata in due nuclei famigliari: Achille che ha creato una sua famiglia, è padre di una bambina, mentre Maria e Bice vivono insieme alla madre in via Hayez 19.  Nel corso di un bombardamento alleato su Milano, nel 1942 lo stabile di via Hayez 19 viene colpito e gli Ottolenghi sfollano in Brianza prendendo in affitto una casa nei pressi di Erba. Sul finire del 1943, con il precipitare degli eventi nell’Italia della RSI, le strade si divideranno, mentre i loro beni vengono sequestrati e poi confiscati. Achille riuscirà a passare in Svizzera nel dicembre 1943. Maria si salverà, fuggendo a Roma. Bice cercherà di entrare in Svizzera dalla Val d’Intelvi, ma è fermata alla frontiera il 20 gennaio 1944 da finanzieri italiani. Il fermo è tramutato in arresto il 22 gennaio. Carcerata a Como sino al 9 febbraio, quindi trasferita a San Vittore. Da Milano verrà deportata al campo di Fossoli e da qui con il “Trasporto 37”, partito il 5 aprile 1944, arriverà ad Auschwitz-Birkenau il 10 aprile 1944. Morirà in luogo ignoto dopo il dicembre 1944