Bruno Valabrega nasce a Milano il 3 ottobre del 1907, figlio di Emanuele e Ida Cases. Insieme alla sorella Alma e a due fratelli, Aldo e Alberto, la famiglia Valabrega abita in corso Genova 16. Bruno consegue la maturità classica al liceo Manzoni e quindi si laurea in ingegneria elettronica. Nell’agosto del 1930 sposa Rosa Balduini (Bari, 27/10/1910) e si trasferisce in via Strigelli 4. Hanno cinque igli: Walchiria, Sigfrido, Oscar, Sergio e Alda. Bruno lavora come disegnatore progettista alla CGE; oltre al disegno tecnico Bruno dipinge quadri ed è anche musicista, infatti suona il violino.
Dopo le Leggi Razziali invece cambia lavoro quasi ogni anno (venendo sempre costretto alle dimissioni). Un giorno di fine giugno del 1944 viene avvisato dell’imminente arresto, così decide di darsi alla latitanza. I nazisti però arrestano tutta la famiglia e la portano a San Vittore. Bruno, per impedire la deportazione dei suoi famigliari si costituisce il 17 luglio. Viene trasferito a Fossoli e da qui, il 2 agosto 1944, ad Auschwitz (convoglio n.72), dove arriva il 6 agosto (matricola n.190844). Il 27 ottobre 1944 è trasferito a Dachau (n.119758) dove muore, nel sottocampo di Kaufering, il 28 gennaio del 1945.