Egidio Bertazzoni nasce ad Milano il 3 settembre 1894. Durante la Prima guerra mondiale è ferito sul Monte Sabotino: gli viene conferita la Croce al Merito di Guerra. È insegnante di lettere presso la Società Umanitaria di Milano ininterrottamente dal 1922 al 1943, quando ne viene allontanato perché non iscritto al PNF. Antifascista da sempre, dopo l’8 settembre entra a far parte delle Squadre di azione patriottica (SAP).
Arrestato dalla Legione Muti la notte del 14 gennaio 1944, è interrogato, torturato e quindi incarcerato a San Vittore. Rilasciato il 25 febbraio, il 1° marzo è nuovamente fermato dalla Guardia Nazionale Repubblicana (G.N.R.) e, pochi giorni dopo, il 4 marzo 1944 deportato a Mauthausen. Si ammala a causa delle condizioni di prigionia e viene trasferito nel Sanitätslager (campo sanitario). Giudicato inabile al lavoro, viene ucciso il 24 agosto 1944 nel castello di Hartheim, uno dei sei centri di sterminio dell’Aktion T4, nel programma di “eutanasia” nazista.