Giuseppe Cajelli, figlio di Luigi, nasce a Corgeno, frazione di Vergiate (VA), il 20 Ottobre 1885. Residente in zona Dergano a Milano, lavora all’Azienda Tranviaria Milanese come controllore e fa parte del CLN aziendale. Partecipa attivamente agli scioperi del marzo 1944 e per questo è arrestato a fine marzo a Milano e deportato a Mauthausen, insieme ad altri 243 ‘scioperanti’, con lo Streikertransport n.38 del 6 aprile, che giunge a destinazione l’8 Aprile 1944. Registrato con numero di matricola 61588 e classificato “Schutzhaftling“.
Il 26 aprile 1944 è trasferito a Gusen, dove i deportati, oltre a costruire il nuovo campo di Gusen II, lavorano allo scavo di un sistema di gallerie entro le quali vengono collocati impianti per la produzione di armi e parti di aerei delle aziende Steyr-Daimler-Puch AG e Messerschmitt AG. Il 26 gennaio 1945 è trasferito presso l’infermeria di Gusen, dove muore il 22 aprile 1945. Il suo nome si trova sulla lapide che ricorda i tranvieri caduti nella Guerra di Liberazione. Nella zona 9 la targa si trova al deposito ATM di viale Sarca 10.