Giuseppe Levi nasce a Milano il 10 settembre 1904 da Adolfo Levi e Ines Chierici. Prematuramente vedovo: la moglie muore nel 1932 dando alla luce il figlio Silvano. Si lega successivamente alla signora Adriana, non ebrea, che non può sposare a causa delle leggi razziali. Arrestato, il 14 gennaio 1944 è condotto a San Vittore. Il figlio si salva perché rifugiato sotto falso nome presso una famiglia di Reggio Emilia.
Con il convoglio dal binario 21 del 30 gennaio 1944 è deportato ad Auschwitz: supera la selezione iniziale e sopravvive sino all’evacuazionedel campo. Costretto alla “marcia della morte” con destinazione Mauthausen, muore il 28 febbraio 1945 nel Sanitätlager dove era stato ricoverato.