Luigi Azria nasce a Livorno il 21 giugno 1895 da Felice ed Ada Belleli. Sposa Margherita Scandiani e la coppia non ebbe figli. Riformato dal servizio militare a causa di una grave miocardite, è impiegato all’Ufficio Telegrafico e dal 1° maggio 1926 è trasferito alla Direzione Provinciale di Milano come Ufficiale di 3° classe. Nel 1932 si iscrive al Partito Nazionale Fascista. A seguito delle leggi razziali, la sua domanda di discriminazione non viene accolta ed il 16 novembre 1938 è allontanato dal lavoro. Dal 1939 vive con una pensione di Lire 242,30 mensili.
Il 8 novembre 1943 è arrestato nella sua abitazione e carcerato a San Vittore. Deportato ad Auschwitz con il “Trasporto 24” del 30 gennaio 1944. È assassinato in data ignota.La Direzione Provinciale Poste e Telegrafi di Milano lo dichiara cessato con il 1944. Con decreto 1898/682 del Capo della Provincia di Milano del 7 luglio 1944 vengono confiscati tutti i suoi beni, per un controvalore complessivo di Lire 5.140: il 31 dicembre 1944 i beni sono dati in custodia a Maria Scotti, vedova Agosti.