Angelo Aglieri nasce a Monza il 25 dicembre 1914. Assunto al “Corriere della Sera” il 21 ottobre 1942 in qualità di impiegato presso la segreteria degli illustrati, in sostituzione di un richiamato alle armi, con uno stipendio di 1300 lire mensili lorde. Il 1° maggio 1943 sposa Alda Begnis, nata a Camisano (CR) il 19 giugno 1921: abitano a Milano in Viale Monza 23. Poche le notizie su Angelo Aglieri: è ipotizzabile la sua partecipazione a formazioni partigiane.
Pochi giorni prima dell’arresto un collega al Corriere della Sera lo diffida dal portare bombe al giornale (da un rapporto interno al Corriere redatto due giorni dopo l’arresto). Arrestato il 24 maggio 1944 è condotto a San Vittore e da qui deportato a Fossoli. La moglie, a Fossoli per cercare di vedere il marito, la notte dell’11 luglio 1944 fu testimone dei trasporti al Poligono di Cibeno per la strage dei 67 martiri. Da Fossoli il 25 luglio è trasferito a Bolzano e da qui il 5 settembre 1944 a Flossenbürg, dove muore il 24 dicembre 1944. Il 1° agosto 1945, i colleghi di lavoro lo ricordano nella pagina milanese del “Corriere d’Informazione”.