Angelo Fiocchi nasce a Lambrate (MI) il 15 ottobre 1911, da famiglia operaia, primo di quattro fratelli. Sposa Pierina Conti ed hanno una figlia; abitano a Milano in Viale Lombardia, 65, quartiere di edilizia popolare realizzato dalla Soc. Umanitaria nel 1909, seconda iniziativa di questo tipo nella città di Milano. È assunto come fattorino all’Alfa Romeo, dove già lavoravano la moglie ed una cugina. Partecipa in prima persona, con volantinaggio all’interno dell’Alfa Romeo, all’organizzazione dello sciopero generale del 1° marzo 1944, che per otto giorni blocca le più grandi fabbriche del Nord.
Informato che il suo nome era stato segnalato alla polizia politica, aveva programmato di aggregarsi alle formazioni partigiane di montagna, ma la notte prima della partenza viene arrestato e condotto a S. Vittore. Da qui a Fossoli: riesce a buttare dal convoglio un biglietto con la fede nuziale, che viene trovato fortunosamente da un ferroviere e recapitato alla famiglia. Con il convoglio 32, partito l’8 marzo 1944 da Firenze e transitato per Fossoli, arriva a Mauthausen l’11 marzo 1944. Il 26 marzo 1944 è trasferito ad Ebensee (Cement) dove è adibito allo scavo di gallerie nella montagna per l’installazione di impianti industriali da sottrarre alla minaccia di bombardamenti aerei. Muore sempre ad Ebensee il 7 aprile 1945, un mese prima della liberazione del campo.