Fausto LEVI

Nato a Venezia il 5/6/1892 – arrestato a Milano il 30/10/1943 – assassinato ad Auschwitz in data ignota.
Pietra d’Inciampo in Via Sant’Andrea, 14.
Fausto Levi (©Yad Vashem Photo Archive)

Fausto Levi nasce a Venezia il 5 giugno 1892 da Giacobbe Giacomo Levi ed Anna Cesana, primogenito di tre fratelli. Fratello di Italo Levi e Davide Mario Levi: quest’ultimo partecipa alla Grande Guerra ottenendo una Medaglia d’argento, una Medaglia di bonzo e due encomi solenni. Dopo la guerra, rimasto orfano di padre, aiuta la madre nell’attività di robivecchi fino a quando si trasferisce a Milano andando ad abitare in Via Bigli 26. A Milano svolge l’attività di antiquario con negozio in Via Sant’Andrea 14: sino agli anni ’50/’60 tutta la zona Sant’Andrea/Spiga è prevalentemente di negozi di antiquariato. 

Dopo l’8 settembre 1943, inizia anche a Milano la caccia agli ebrei sotto la pressione degli occupanti tedeschi. A seguito di una delazione, Fausto Levi è arrestato in Via Bigli, poco distante dal suo negozio: vien fatto cadere a terra buttandogli una bicicletta tra le gambe. Dopo alcuni giorni terribili a Villa Triste (probabilmente perché il fratello Davide Mario era attivo nelle Brigate Matteotti), è incarcerato a San Vittore e il 6 dicembre 1943 deportato ad Auschwitz. Di quei giorni restano pochi messaggi inviati all’amata compagna Gina Luigia Polli Camponovo. Di lui non si seppe più nulla: presumibilmente non superò la selezione all’arrivo e venne destinato immediatamente alle camere a gas.

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