Giovanni Dolfi nasce a Milano il 8 marzo 1914, sesto ed ultimo figlio di Francesco ed Ermelinda Paganelli.
Frequenta la Scuola Santa Marta (Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri) ottenendo il diploma di disegnatore tecnico. Lavora alla Innocenti di Lambrate nel reparto minuteria.
Fervente antifascista, è iscritto alle Brigate Garibaldi che operano all’interno dello stabilimento. Partecipa allo sciopero generale indetto dal C.L.N.A.I. che inizia il 1° marzo 1944 e prosegue per otto giorni.
Il 10 marzo 1944 le SS entrano nello stabilimento di Lambrate ed arrestano nominativamente 15 operai tra cui Giovanni Dolfi: il suo nome viene letto sbagliato, ma Giovanni lo corregge per non coinvolgere un altro operaio. Condotto a San Vittore, dopo pochi giorni è trasferito a Bergamo e da qui il 16 marzo con il “Trasporto 34” è deportato a Mauthausen, matricola 58839. E’ trasferito a Gusen e successivamente ad Auschwitz. Rientra a Mauthausen il 2 febbraio 1945 con la nuova matricola 125290. Muore il 24 marzo 1945.