Luigi Bassi nasce a Budrio (BO) il 4 giugno 1895, figlio di Filippo Bassi e Emilia Rambaldi; sposa Luisa Federici, dalla quale ha 2 figlie. Luigi lavora per vent’anni alla GI-ER-CI, ricambi per auto ed altro, fino a diventare direttore di Edera, importante rivenditore di articoli per auto in Corso Sempione 51 a Milano. Aderisce al Partito Socialista e non nasconde il suo antifascismo. Arrestato il 21 marzo 1944 e rinchiuso nel braccio tedesco di San Vittore (matricola 1741), viene trasferito il 27 aprile al Campo di Fossoli, dal quale il 21 giugno 1944 è deportato con il trasporto n.53 a Mauthausen (matricola 76230).
Da qui è trasferito nel sottocampo di Grossraming, dove i prigionieri erano adibiti alla costruzione della centrale idroelettrica sul fiume Enns e di un piccolo insediamento residenziale a favore di chi avrebbe perso la casa sommersa dall’ampliamento del letto fluviale in seguito alla costruzione della diga; il progetto viene presto abbandonato e Luigi Bassi rientra a Mauthausen, il 13 dicembre 1944 è infine trasferito a Gusen, dove muore il 28 gennaio 1945.