Mario De Benedetti, figlio di Emanuele De Benedetti e Corinna Finzi nasce a Mantova il 10 novembre 1892.
Theresia Herz, figlia di Max Herz e di Perla Colorni nasce al Cairo il 6 febbraio 1900.
Mario parte volontario per la Grande Guerra in qualità di capitano medico guadagnandosi la Croce al Merito di guerra. Si laurea a Parma e si specializza in pneumologia lavorando in vari ospedali e presidi medici e tenendo numerose conferenze di profilassi antitubercolare. Dal 1929 il suo incarico principale è quello di aiuto primario presso l’Istituto di Tisiologia dell’Opera Pia Poliambulanza Ronzoni. In quell’anno conosce e sposa Theresia che, dopo aver vissuto tra la Svizzera, dove aveva frequentato il corso per crocerossina, e l’Egitto, si era stabilita definitivamente a Milano con la madre e le sorelle.
La coppia va a vivere in via Gesù e nel 1935 nasce il loro figlio Ciro.
Quando vengono promulgate le leggi razziali Mario viene espulso da tutti gli ospedali, i presidi medici e le cliniche presso cui prestava servizio e posto in congedo assoluto come ufficiale. Continua a lavorare come medico nello studio allestito nella propria casa, ma può assistere solo altri ebrei perché così prevede la legge.
Dopo l’8 settembre 1943 i coniugi De Benedetti decidono di tentare la fuga in Svizzera con il figlio, la madre e la sorella di Mario. Raggiungono Tirano, in Valtellina, e il 23 novembre 1943 si incamminano verso il confine guidati da due passatori. Nel momento in cui stanno per entrare in territorio elvetico, la recinzione viene toccata e comincia a suonare l’allarme. Le guardie di confine italiane si dichiarano disposte ad arrestare soltanto Mario, consentendo alle tre donne e al bambino di rientrare a Milano, ma Theresia non accetta di separarsi dal marito. Il piccolo Ciro, la zia e la nonna tornano indietro, Mario e Theresia vengono rinchiusi dapprima nel carcere di Tirano, poi in quello di Como e poche settimane dopo vengono condotti a Milano in quello di San Vittore. Da qui sono trasferiti al campo di concentramento di Fossoli di Carpi (Modena) da dove il 5 aprile 1944 vengono deportati ad Auschwitz con il convoglio n. 37. Theresia muore qui il 17 luglio 1944, Mario muore durante le marce della morte il 7 aprile 1945.