Piero Sonnino nasce ad Ancona il 12 ottobre 1894 da Alfredo Sonnino e Margherita Coen. Laureato alla facoltà di Scienze Economiche e Commerciali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, alla morte del padre, insieme ai fratelli minori, Bruno e Renzo, prosegue l’attività industriale/commerciale nel settore tessile con una fabbrica in Via Bergamo a Milano con la ragione sociale “Ditta Alfredo Sonnino”. L’azienda è specializzata in coperte da arredamento in particolare con il marchio “Sole Mio” e raggiunge ottimi risultati anche verso i mercati esteri. È presente alla Fiera Campionaria di Milano del 1936. Con l’inizio della guerra e i primi bombardamenti lo stabilimento è distrutto. Viene acquisito lo stabilimento Cotonificio Cantoni di Besozzo (VA) che verrà poi sottoposto a sequestro da parte della R.S.I nel gennaio 1944.
Il 12 dicembre 1930 si era sposato con Natalina Bresner. Dal matrimonio nascono 4 figli: Alfredo, Alberto, Nathan e Paola. A fine 1943, Piero Sonnino con la moglie in statodi gravidanza e tre figli tenta la fuga in Svizzera; una delazione provoca il loro arresto a Pino Lago Maggiore (VA). La moglie con i tre figli riesce fortunosamente ad evadere ed a raggiungere la Svizzera, dove nasce Paola che Piero Sonnino non potrà conoscere. Dal carcere di Varese, Piero Sonnino è trasferito a Fossoli e deportato ad Auschwitz il 5 aprile 1944. Nel gennaio 1945 il campo di Auschwitz deve essere evacuato per l’avvicinarsi delle truppe sovietiche e i detenuti sono avviati alle “marce della morte”. Piero Sonnino muore durante la marcia verso Buchenwald.