Michelangelo BÖHM
Margherita LUZZATTO BÖHM

Michelangelo BÖHM – nato a Treviso il 25/11/1867 – arrestato a Tirano (SO) il 13/12/1943 – morto ad Auschwitz il 6/2/1944.
Margherita LUZZATTO BÖHM – nata a Vicenza il 25/7/1878 – arrestata a Tirano (SO) il 13/12/1943 – morta ad Auschwitz il 26/2/1944.
Pietra d’Inciampo in Via De Amicis, 45.
Margherita Luzzatto e Michelangelo Böhm ©Archivio CDEC (inv. 206-078 e 207-065)

Michelangelo Böhm nasce a Treviso il 25 novembre 1867. Si laurea in Ingegneria al Politecnico di Milano. Sposa Margherita Luzzatto, nata a Vicenza il 25 luglio 1878, da cui ha tre figli. Abitano a Milano in Via De Amicis 45. Michelangelo Böhm, ingegnere del gas, già durante la Grande Guerra aveva ottenuto incarichi importanti per l’approvvigionamento dell’esercito; dal 1928 è docente di termotecnica alla facoltà di ingegneria del Politecnicodi Milano. Presidente dell’Unione Internazionale dell’Industria del Gas. Il 27 ottobre 1935 è nominato Grande Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia. Con l’emanazione delle leggi razziali del 1938, Michelangelo Böhm viene allontanato dal Politecnico, radiato dall’Albo degli Ingegneri, depennato dall’elenco soci del Sindacato di Milano e gli viene revocata la nomina a Grande Ufficiale.

Si rifugia con la moglie in Valsassina dicendo “Che cosa volete che facciano a me che sono vecchio e che non ho mai fatto nulla di male?”. A dicembre 1943 i due coniugi decidono di tentare la fuga in Svizzera dove già sono i loro figli: il 13 dicembre vengono arrestati dalla Milizia Confinaria e incarcerati a Tirano e poi a Como sino al 17 gennaio 1944, quando Margherita Luzzatto viene deportata a Fossoli mentre il marito viene scarcerato perché ultrasettantenne.
Michelangelo Böhm viene nuovamente incarcerato a Milano il 29 gennaio e portato a San Vittore: il giorno successivo è deportato ad Auschwitz con il trasporto che giunge a destinazione il 6 febbraio 1944. È destinato immediatamente alle camere a gas. Da Fossoli Margherita Luzzatto il 22 febbraio 1944 è deportata ad Auschwitz con il trasporto che giunge a destinazione il 26 febbraio 1944. È destinata immediatamente alle camere a gas, come ha testimoniato Primo Levi che la conosceva e con lei era giunto ad Auschwitz.

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