Alessandro Moneta nasce a Milano il 23 agosto 1883, sesto figlio di Giuseppe Moneta e Innocente Fumagalli. Nel 1908 sposa Laura Carini, dalla quale ebbe quattro figlie: Elena, Maria, Giuliana e Gabriella; abitano a Milano in Piazzale Luigi Cadorna,15. In giovane età entra nell’industria del padre, all’epoca produttrice nello stabilimento di V.San Vincenzo, a Milano, di mobili in ferro ed in seguito di ferro smaltato.
Nel 1900 l’azienda si trasferisce nel nuovo stabilimento di Musocco, dove, oltre alla fabbricazione di pentole smaltate, venivano prodotti giornalmente migliaia di elmetti per la difesa della patria. Proprio nello stabilimento di Musocco diede lavoro e nascose alcuni ebrei ricercati in seguito alle leggi razziali del 1938. Viene arrestato il 4 novembre 1944 e condotto a San Vittore: deportato a Bolzano l’11 novembre e da qui a Mauthausen il 20 novembre 1944 dove è immatricolato con il n. 110336. Muore a Gusen il 20 gennaio 1945. Nel 73° anniversario della morte, Milano gli dedica una Pietra d’Inciampo.