Carlo BIANCHI

Nato a Milano il 22/3/1912 – arrestato il 27/4/1944 – assassinato a Fossoli il 12/7/1944
Carlo Bianchi - Pietre d'inciampo - Milano -2021

Carlo Bianchi nasce a Milano il 22 marzo 1912 da Mario e Amalia Pomé, industriali cartari, di formazione cattolico-liberale.
Frequenta fino alla maturità classica il Collegio San Carlo e nel 1935 si laurea in ingegneria al Politecnico di Milano. Vince una borsa di studio alla Fondazione Elettrotecnica Carlo Erba del Politecnico: viene inviato alla Siemens fino al 1938, anno del suo matrimonio, dal quale nasceranno quattro figli; successivamente entrerà a lavorare  nell’azienda del padre.
Presidente della FUCI, nonostante il pesante controllo fascista, nel novembre ’43 sottopose al cardinale Schuster alcune proposte concrete per migliorare  la qualità della vita dei milanesi meno abbienti, nell’attesa della fine del conflitto: fra le quali un Centro di assistenza medica e un altro di aiuto legale.

Faceva parte del CLNAI, dell’Organizzazione Soccorso Collocamento Assistenza Ricercati (OSCAR), le sue idee ben si armonizzavano con quelle di Teresio Olivelli, entrambi pensavano alla nuova società che si sarebbe dovuta costruire alla fine della guerra, una società più libera, più giusta, più solidale di cui parlavano ne “il Ribelle”, giornale clandestino che “esce come e quando può”.
Il 27 aprile 1944, tradito da un suo collaboratore, è arrestato in piazza San Babila, imprigionato a San Vittore, deportato nel Campo di Fossoli e fucilato il 12 luglio 1944 insieme ad altri 66 internati politici nel vicino poligono di tiro di Cibeno.

Documenti

Leoni Alberto, Contini Stefano Rodolfo

Partigiani cristiani nella Resistenza – La storia ritrovata (1942-1945)

Edizioni Ares (Milano)

Tra le biografie riportate si può trovare anche quella di Carlo Bianchi, ricordato con una pietra d’inciampo in via Villoresi a Milano.