Dante SPALLANZANI

Nato a Sampierdarena (GE) il 9/8/1907 – arrestato 11/3/1944 – assassinato a Melk il 31/1/1945
Dante Spallanzani - Pietra d'inciampo - 2022

Dipendente della Caproni di Taliedo, arrestato subito dopo lo sciopero del 1° marzo 1944. Deportato a Mauthausen, Gusen, di nuovo Mauthausen e infine a Melk. Dante Spallanzani abitava in viale Lombardia 11, con la moglie Bianca, la nipote Liliana e dal settembre 1943 anche il fratello Gino. Dopo l’arresto avvenuto sabato sera 11 marzo, il cammino verso la tragedia finale sarà simile, nella prima parte, con quello della quasi totalità degli oltre 500 compagni di viaggio del convoglio 34: la questura in piazza San Fedele, il carcere di San Vittore, la Caserma Umberto I di Bergamo, la stazione ferroviaria sempre di Bergamo e poi Mauthausen, dove arriva il 20 marzo 1944.

Il giornalista Pasini su FEDE NUOVA – Giornale Mazziniano indipendente di Genova – del 5 novembre 1945 scriveva: “Dante Spallanzani – Compagno ai giuochi prima, di scuola poi, di lavoro dopo, e di fede sempre. Modestissimo di fisico e di carattere mite e di cuore generosissimo, socialista massimalista, nel circolo giovanile  socialista  Matteotti nel 1925, seppe sempre tenere duro anche nei momenti tristissimi. Era socialista nato e d’istinto. Lieto nel donare, sempre ed a tutti. Lavoratore tenace e volitivo si trasferì colla famiglia a Milano, dopo il 25 luglio diede sfogo alla sua fede prorompente e dopo l’8 Settembre data la sua condizione di salute precaria, si dedicò alle SAP di stabilimento. Scoperto venne inviato in Germania ad ingrossare le già troppo immense schiere dei nostri MARTIRI. Non è più tornato… ma noi l’attendiamo.” Ricoverato nell’ “infermeria” del Lager di Melk, la notte del 31 gennaio 1945, venne assassinato con un’iniezione di benzina.