Giorgio PUECHER PASSAVALLI

Nato a Corno (CO) il 14/5/1887 – arrestato il 15/2/1944 – assassinato a Mauthausen il 7/4/1945.

Giorgio Puecher Passavalli nasce a Corno (CO) il 14 maggio 1887, figlio di Giulio, di origine trentina, e Carlotta Bossi. Orfano di padre in giovane età, si laurea in giurisprudenza e diventa notaio, nello studio Puecher – Cassina. Combatte valorosamente nella Grande Guerra.
Il 14 aprile 1920 sposa Anna Maria Gianelli, dalla quale ha tre figli: Giancarlo (1923), Virginio (1926) e Gianni (1930). Uomo integro, di grandi principi etici e religiosi, profondamente avverso alla retorica del fascismo e alla sua ideologia violenta, con la moglie educa i figli ad alti valori. Il 30 luglio 1941 viene nominato Commendatore della Corona d’Italia. Resta vedovo il 31 luglio 1941.

Nella notte tra il 15 e il 16 agosto 1943 la casa di Via Broletto 39 viene distrutta dai bombardamenti alleati e la famiglia sfolla nella villa di Lambrugo. Viene arrestato il 12 novembre 1943 senza alcun motivo, tranne quello di essere padre di Giancarlo Puecher Passavalli, già comandante di un gruppo di partigiani nella zona di Lambrugo, Ponte Lambro: questi, di anni 20, è condannato a morte e fucilato ad Erba il 21 dicembre 1943; è la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare della Resistenza. Giorgio Puecher Passavalli, rilasciato il 17 gennaio 1944, è nuovamente arrestato il 15 febbraio 1944 e condotto a San Vittore, matr. 1369. Il 27 aprile 1944 è deportato a Fossoli, da qui il 21 giugno 1944 con il “Trasporto 53” a Mauthausen dove giunge il 24 giugno 1944, matr. 76529. Dal 13 luglio al 25 agosto 1944 è trasferito a Grossraming per la costruzione di una diga. Il progetto è rapidamente abbandonato e rientra a Mauthausen. Viene ricoverato al Revier dove morirà di stenti.