Giuseppe POGATSCHNIG (Pagano)

Nato a Parenzo (Istria) il 20/8/1896 – arrestato a Milano il 5/9/1944 – morto a Melk il 22/4/1945.
Pietra d’Inciampo in Via Sarfatti, 25.
Giuseppe Pagano

Giuseppe Pogatschnig nasce a Parenzo (Istria) il 20 agosto 1896. Irredentista di matrice mazziniana, volontario nella Grande Guerra, aggiunge “Pagano” al proprio cognome; viene ferito. Evade due volte dalla prigionia austriaca ed è decorato al valoro militare. Aiutante maggiore del battaglione volontari giuliani nella Fiume dannunziana: dal 1920 milita nel movimento fascista. Si laurea in architettura al Politecnico di Torino e diviene un pioniere dell’innovamento nell’architettura. Per diversi anni direttore della rivista “Casabella”. Tra le sue realizzazioni principali, l’Istituto di Fisica della nuova Università La Sapienza di Roma e la nuova sede dell’Università Bocconi in via Sarfatti 25 a Milano Dirige la sezione artistica della Scuola di mistica fascista ed è redattore della rivista “Dottrina fascista”. 

Nel 1941 è volontario sul fronte greco-albanese ed è la svolta: l’anno seguente si dimette dal PNF. L’8 settembre è a Milano: per tre settimane opera in Lombardia con le Brigate Matteotti. Torna a Carrara ed organizza una rete clandestina nelle caserme: è arrestato il 9 novembre 1943 e trasferito a Brescia a disposizione del Tribunale Speciale. Riesce a fuggire il 13 luglio 1944 durante un bombardamento aereo; rientrato a Milano, assume la direzione delle formazioni Matteotti della provincia, ma il 5 settembre 1944, tradito, viene catturato dalla Banda Koch, portato a Villa Triste in Via Paolo Uccello, e torturato. Nell’ottobre 1944 è trasferito a San Vittore e da qui deportato a Bolzano il 9 novembre 1944, ove ebbe matricola 6070 Blocco B. Il 22 novembre è deportato a Mauthausen e poco dopo a Melk, dove muore il 22 aprile 1945.

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