Angelo Antonio Piazzolla, sesto di dieci fratelli, nasce a S. Ferdinando di Puglia, in provincia di Foggia, il 13 marzo 1908. Il padre Michele svolge l’attività di intermediario di prodotti agricoli, vino e olio in particolare, tra produttori e commercianti. Nel 1914, prima dello scoppio della prima guerra mondiale, la famiglia si trasferisce a Milano, in via Pecchio, per commerciare direttamente con i numerosi “trani” che si aprono a Milano in quell’epoca. Nel 1938, in occasione delle nozze della secondogenita Graziella e dovendo cercare una casa più piccola, la famiglia si trasferisce in viale Vittorio Veneto, 4. Angelo Antonio, chiamato familiarmente Tonino, esercita la professione di commerciante/rappresentante porta-a-porta di biancheria per la casa. Il 21 di agosto del 1944, probabilmente durante un rastrellamento, viene arrestato in via Tadino, in un bar-caffè che frequentava abitualmente.
Condotto a San Vittore, Tonino è registrato con numero di matricola n. 2931. Da qui è trasferito a Bolzano il 7 settembre e il 5 ottobre, con il trasporto n.90, insieme ad altri 500 prigionieri è deportato a Dachau, dove giunge il giorno 9 ottobre. Viene registrato con matricola n.113446 e classificato con la categoria “Schutz” (motivi di sicurezza, in sostanza i “politici”, cui veniva assegnato il triangolo rosso). Trasferito il 20 ottobre al sottocampo Mühldorf Ampfing, successivamente è trasferito a Mühldorf, dove il 23 marzo 1945 muore. Sul certificato di morte la causa del decesso è imputata a “insufficienza cardiaca acuta”.