Dante COEN

Nato ad Ancona il 24 agosto 1910, arrestato a Milano il 26 luglio 1944 per odio antiebraico.
Deportato ad Auschwitz il 2 agosto 1944, muore a Nordhausen il 4 aprile 1945.
Pietra d’Inciampo in Via Plinio, 20 (Trova in Google Maps)
Dante Cohen ©Archivio CDEC (inv. 563-015)

Dante Coen nasce ad Ancona da una famiglia con quindici figli. Decide di trasferirsi a Milano dove lavora come commerciante e per un certo periodo è proprietario di un negozio di tessuti insieme alla moglie in via Donatello. Padre di cinque figli, spostava di continuo il suo domicilio per far perdere le tracce. Viene arrestato la mattina del 26 luglio 1944 dalle SS nella sua abitazione di via Plinio 20, per odio antiebraico.

Quella mattina in casa ci sono la moglie, Angiolina Giustacchini, la figlia minore Ornella di soli 30 giorni con il fratellino Guido di due anni; altri tre figli di poco più grandi erano stati nascosti ad Endine (BG) in un collegio di sacerdoti. Portato dalle SS all’Hotel Regina, viene poi rinchiuso nel carcere di San Vittore. Per un terribile paradosso sul treno, che dal Binario 21 il 2 agosto 1944 porta Dante ad Auschwitz, c’è anche suo fratello Umberto, arrestato a Torino. Nessuno sa se i due si siano potuti vedere in quell’ultimo viaggio.