Enrico RAVENNA

nato a Mantova il 4 novembre 1889 – arrestato il 21 dicembre 1943 – assassinato ad Auschwitz.

Enrico Ravenna nasce  a Mantova il 4 novembre 1889.
Trasferitosi a Milano e qui sposa Camilla Macchi, non ebrea. Ravenna aveva combattuto durante la prima guerra mondiale e aveva ottenuto la croce al merito.
Al momento dell’emanazione delle leggi razziali Ravenna aveva chiesto la discriminazione richiamando proprio la sua partecipazione al conflitto. La prefettura aveva dato parere contrario poiché Ravenna non era iscritto al Pnf, viceversa la questura aveva dato parere favorevole sostenendo che la non iscrizione era da attribuirsi ad indifferenza piuttosto che a aperta opposizione politica “non avendo egli mai appartenuto a nessun partito”.

La moglie si era rivolta alla prefettura anche per poter tenere in casa le due domestiche non ebree sottolineando il fatto che le due donne erano un supporto fondamentale per la conduzione della casa e che poiché lei non era ebrea non sarebbe stato giusto privarla di tale aiuto.
Dopo l’occupazione nazista dell’Italia del centro nord Enrico cerca di raggiungere il Sud ma rimane bloccato a Roma. Cerca allora di nascondersi perché anche dopo la grande retata del 16 ottobre continuano gli arresti e le delazioni. Trova ospitalità nel Collegio Lombardo dove nella notte tra il 21 e il 22 dicembre fece irruzione la banda Koch. Molti riuscirono a nascondersi e salvarsi ma Enrico Ravenna fu arrestato. Incarcerato a Roma fu poi inviato al campo di Fossoli e da qui deportato ad Auschwitz con il convoglio n.72 partito il 2 agosto 1944.