Ezio SETTI

Nato a Marco (TN) il 18/10/1887 – arrestato il 11/3/1944 – assassinato a Mauthausen il 11/9/1944.
Pietra d’Inciampo in Viale Corsica, 43.

Ezio Setti nasce a Marco di Rovereto (TN), all’epoca parte dell’Impero Austro-Ungarico, il 18 ottobre 1897 da Sebastiano Setti e Maria Aste, entrambi di sentimenti irredentisti. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, il paese è sulla linea del fronte e deve essere evacuato. La famiglia Setti rifiuta di venire sfollata in Boemia e sceglie l’esilio in Italia, a Bergamo. Ritorna a Marco nel 1919: tutto è distrutto, solo il campanile è rimasto in piedi. Ezio Setti diventa sindaco e gestisce la ricostruzione del paese. Sposa Veronica Vaccari e hanno quattro figli: Tito, Adelaide, Elena e Maria Luisa. Socialista, con l’avvento del fascismo si trasferisce a Milano con la moglie e quattro figli.

Assunto alla Caproni di Taliedo come controllore meccanico, mantiene le sue convinzioni politiche e più volte è diffidato dalla polizia. Subito dopo l’8 settembre è attivo nella Resistenza e partecipa allo sciopero generale del 1° marzo 1944, che andrà avanti per una settimana. Come altri operai della Caproni, l’11 marzo 1944 è arrestato da militi della R.S.I.; dopo un breve passaggio al commissariato di Via Poma e successivamente a San Vittore, è inviato a Bergamo. Da qui è deportato a Mauthausen dove arriva il 20 marzo 1944. Da Mauthausen a Wien/Schwechat, a Gusen e infine ancora a Mauthausen dove muore l’11 settembre 1944.